lunedì 12 settembre 2011

L'INIZIO DELLA FINE

Il titolo è un po' definitivo, ma non era proprio quello il senso.
Oggi sono tornati a scuola, la Grande e il Piccolo. Negli ultimi 10 giorni era stata desiderata, si annoiavano, faceva caldo ma si stava a casa, i compiti, per chi ce li aveva, erano stati finiti in tempo, ogni tanto il pomeriggio si andava ai giardinetti, una festa di compleanno per rompere la noia di questo autunno che non vuole saperne di arrivare.
Avevamo fatto acquisti: grembiuli nuovi, quadernoni e la Grande aveva anche scoperto un paio di ballerine che aveva dimenticato di avere e pure il Piccolo aveva ritrovato le sue scarpe chiuse dopo 3 mesi di ciabatte e piedi scalzi.
Insomma tutto era pronto per questa mattina. Grembiuli e cartelle.
Miracolosamente la Grande e suo Padre sono riusciti ad uscire puntuali, arrivati a scuola non c'era nessuno, dopo qualche minuto la Grande lo ha congedato: Vai vai e con un bacio si sono salutati sul portone semideserto della scuola elementare.

Il Piccolo ed io ce la siamo presa comoda e verso le 8,20 siamo usciti di casa dopo 5 minuti persi ad allacciare il grembiule a quadretti. Era il primo giorno di scuola dell'ultimo anno della materna, si preannunciava un anno caldo, non solo metereologicamente, alla scuola materna sarebbe tornata al Maestra Terribile ed i genitori erano tutti sul piede di guerra. Di certo io non ero troppo tranquilla, non volevo che il Piccolo avesse brutti ricordi della scuola materna anche in vista della scuola elementare.
Eravamo pronti, siamo usciti, belli carichi, io che gli facevo il pippone sul fatto che dovesse fare il bravo, che ormai faceva parte dei Grandi, che avrebbe dovuto aiutare le maestre, etc etc.
Arrivati davanti alla scuola ci siamo accorti che lo zainetto era rimasto a casa, girata la macchina, recuperato lo zainetto e tornati  a scuola (magie che si possono fare quando si abita in un paese di poco più di mille anime...).
Bambini che sciamavano ovunque, mamme che entravano ed uscivano, una bimba che tentava, serenamente, la fuga e che veniva regolarmente recuperata da un solerte bidello.
Il Piccolo si nasconde, dietro le porte, dietro di me e alla fine il Pianto e, ad un certo punto, appare lei, la Maestra Terribile. Sorriso timido, sapeva che non la si sarebbe accolta a braccia aperte, invece io in quel momento avevo bisogno di essere salvata da un Figlio Mammone reduce da 3 mesi di "pura vacanza" (cit. sigla Phineas & Ferb) preso da crisi di pianto. La Maestra Terribile lo ha preso in braccio e poi rimesso a terra (pesa troppo) e poi gentilmente lo ha portato in classe parlandogli con la voce più dolce che aveva, che non era granchè, ma si stava sforzando, ed io apprezzo molto gli sforzi.
L'inizio della fine c'è stato, il diavolo non è stato, almeno all'inizio, nero come lo avevamo dipinto.
Ora li vado a recuperare ed ascoltare, se hanno voglia, il loro primo giorno di scuola.

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