sabato 24 gennaio 2009

NIENTE FOTO !!!

Stasera Bonnie mi ha chiesto se si poteva mangiare davanti alla tv che non abbiamo in sala da pranzo ma solo al piano di sopra nel salotto. Siccome ero sola con la prole ho pensato che fosse un'idea accettabile. Così ho pensato di fare la pizza e, senza pensarci, invece di seguire la mia ricetta standard, istintivamente ho preparato la pasta per il pane senza impasto (500 gr farina 0, 350 ml acqua tiepida, 1 gr lievito di birra liofilizzato o 2,5 gr di quello fresco, 1 cucchiaino di sale) e l'ho fatto lievitare quasi un paio d'ore, poi ho buttato una manciata di farina sul tagliere grande che uso come piccola spianatoia (pigra!!) l'ho impastata un paio di volte o forse più (era un blob molliccio e appiccicoso). Nel frattempo ho scaldato il forno a 230° (elettrico ma senza ventilazione), ho recuperato la mia teglia (praticamente una placca da forno...)l'ho unta con olio extra vergine d'oliva (ho solo quello...) e ci ho messo sopra la pasta, poi con le dita unte d'olio lo stesa, ci ho messo la salsa di pomodoro e l'ho infornata. Ho preso 3 bocconcini o ovoline (oddio lo diceva mia nonna...), fatte a pezzetti, lasciate a sgocciolare nello scolapasta mentre la pizza di cuoceva. Passati 10/15 minuti, cioè quando era praticamente cotta, ci ho messo sopra la mozzarella, l'ho infornata per altri 5 minuti e poi ho spento il forno. Ho recuperato il vassoio, di quelli che si usano per mangiare a letto, ci ho messo sopra la pizza tagliata a pezzi, tovaglioli di carta, acqua e bicchieri e l'ho portato a Bonnie&Clide. Era buona !! Molto molto meglio della ricetta standard che seguo. Purtroppo quando ho realizzato che l'avrei potuta postare i 2 ingordi (3 con me) se l'erano già pappata...

5 commenti:

  1. ma figurati. Mi pareva il minimo, e poi si parla di posti meravigliosi...

    RispondiElimina
  2. Moni'... l'olio, nell'impasto della pizza ci va L'OLIO!!

    Non chiedermi quanto, perché io vado "a sentimento", ma una generosa girata di olio EV insieme alla farina e al lievito ce l'hai da mettere!

    (In realtà ci starebbe ancora meglio lo strutto, ma insomma, non esageriamo)

    RispondiElimina
  3. nella mia ricetta originale infatti c'è, ma con questa del "pane senza impastare" non ce l'ho messo...la prossima volta che faccio la pizza con la ricetta originale la immortalo e posto il tutto ;)

    RispondiElimina
  4. A proposito di pane eccetera. Una volta dovresti provare a fare il pane azzimo, quello degli Ebrei della fuga dall'Egitto, secondo la ricetta che continuano a utilizzare ancora oggi. Loro lo fanno per motivi religiosi, anzi prima di Pesah (la loro Pasqua) le Ebree osservanti passano come una furia per tutta casa con l'aspirapolvere, per far sparire anche la minima possibile traccia di briciole di pane lievitato.

    Per i non-Ebrei invece il pane azzimo è una interessante variante che può essere utilizzata come supporto per companatici sugosi.

    La ricetta è sconcertantemente semplice: farina e acqua. Le dosi sono "a occhio", cioè tanta acqua quanta la farina ne prende, per diventare morbida e non più collosa.

    Il segreto per far venire bene il pane azzimo è di impastarlo ancora, e ancora, e ancora, e ancora, e ancora, e ancora, e ancora, finché il braccio non fa male :)

    Soltanto in questo modo si spezzano le catene molecolari del glutine e degli amidi e con la cottura diventa veramente buono.

    Poi si schiaccia per farne una focaccia da una ventina di cm di diametro per un paio di cm di spessore, e si cuoce a forno medio (200 gradi) girandolo ogni tanto, finché non è dorato.

    (Per chi fosse interessato all'origine storico-biblica del pane azzimo, si trova nel libro dell'Esodo, in particolare al capitolo 12).

    RispondiElimina