mercoledì 21 ottobre 2009

CROSTATA DI CIPOLLE PICCANTE

Credo che ormai sia evidente il mio amore per i dolci e le torte rustiche. Dovrò decidermi e postare anche altre ricette ma per il momento questo sto mangiando ;o). Ultimamente ho preparato una torta rustica niente male, come sempre veloce nell'esecuzione ma assai saporita e soprattutto gradita, non dai piccoli però, credo siano gli ingredienti...

Ingredienti:
1 confezione di pasta sfoglia congelata tonda
400/500 gr cipolle rosse di Tropea
2 uova
salame piccante
una manciata di olive verdi snocciolate
olio extra vergine d'oliva

Tirare fuori la pasta congelata dal congelatore almeno 1 oretta prima di mettersi a cucinare.
Dopo che quest'oretta è passata pulire e affettare le cipolle sottili sottili (consiglio: per non piangere come una fontana tenete le cipolle in frigo, fredde non sprigionano il "gas del pianto") e ripassarle in padella con un filo d'olio extra vergine d'oliva, quando si saranno ben ammorbidite spegnere. Sbattete le uova intere finchè non fanno le bolle, quindi aggiungerci le cipolle e mescolare ancora un pochino, aggiustare di sale.
Prendere una teglia tonda e stendere bene la pasta (tanto queste già pronte hanno incorporata pure la carta forno), riempire col misto di uova e cipolle e poi spezzettare il salame piccante.
La quantità dipende dal grado di "piccantezza" che volete raggiungere, io avevo i resti di una salsiccia calabrese fatta un casa, circa 5/6 cm di lunghezza per altrettanti di larghezza e ce l'ho messa tutta, tagliata a pezzi grossolanamente (quanto mi piace questo termine, come aggiustare di sale...).
Ho aggiunto le olive, sempre a pezzettoni ed ho infornato per circa 20/30 minuti.
Che dire? Non è avanzato nulla...solo briciole...


lunedì 19 ottobre 2009

ROTOLO, DOPPIO ROTOLO...

Diciamo che  non è originalissimo ma sicuramente estremamemte goloso. Questa estate cercavo un dolce semplice e veloce da portare a casa di amici e la mia amica Alessandra (romana) mi ha suggerito questo classico che non avevo mai fatto facendomi presente, però, il fatto che si sentisse il sapore dell'uovo sbattuto. A parte il fatto che non l'ho sentito, ma comunque a me non dà particolarmente fastidio, comunque nella variante che ho trovato in giro per il web dovrebbe sentirsi ancor meno.

Ingredienti:
3 uova intere

150 gr di zucchero
120 gr di farina
1 cucchiaio di olio di semi (essendo allergica l'ho sostituito con 1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva)
1 cucchiaino di lievito bertolini
1 barattolo di nutella da 400 gr.

Accendere il forno a 150° e lascirlo riscaldare, intanto mettere in una terrina le uova, lo zucchero e l'olio e sbattere 15 minuti con lo sbattitore elettrico. Aggiungere la farina e il lievito e , con l'aiuto delle stesse fruste, mescolare per un'altra decina di minuti;stendere l'impasto ottenuto sulla teglia forno nera (perfetta per dimensioni), foderata con carta forno.
Infornare per 15 minuti.
Sfornare il pan di spagna, spalmare la nutella e arrotolarlo ancora caldo.
Metterlo in frigo per un'oretta e, al momento di servire spolverare con zucchero a velo.



Curiosando tra i golosi del web ho trovato la variante col doppio rotolo a cui ho portato qualche modifica.
Ovvero, raddoppiate le dosi e fate un pan di spagna bianco come ho descritto sopra e, successivamente uno al cacao aggiungendo 2 cucchiaini di cacao amaro.
Quando entrambi sono pronti ed ancora ben caldi, spalmate circa 300 gr di nuetella sul pan di spagna bianco, poi sovrapponete quello al cacao, spalmate altri 2/300 gra di nutella e delicatamente li arrotolate. una volta fatta questa operazione mettetelo in frigo per un'oretta e quando la nutella si ben solidificata spolverate con zucchero a velo e servite...
Purtroppo della seconda versione non sono riuscita a fare foto, è stato divorato in un attimo i genitori degli amici dei miei figli che avevo invitato per una domenica pomeriggio a casa nostra.

venerdì 9 ottobre 2009

Spaghetti alla eoliana...

Come mi era capitato di dire in un'altra occasione non sono solo io in famiglia ad essere appassionata di cucina, giù dalle parti di Roma, con una passione per il sole, il mare, e quindi, sull'onda delle nuove collaborazioni, ecco un ricettina veloce e, volendo, anche di recupero avanzi di pesce, ancora attuale nonostante si sia ad ottobre...

Ingredienti per 4 persone:

spaghetti 350g
polpa di pesce già cotta e spinata: 200g
1 cipolla
2 spicchi d’aglio
1 barattolo di pomodori a cubetti
4 filetti di acciuga sott’olio
Marsala secco
olio evo

Preparazione:

Appassite la cipolla in poco olio quindi aggiungete il pesce e poco dopo il pomodoro lasciando cuocere fino all’addensamento della salsa.
Fate scaldare l’acqua che servirà per la pasta
A parte fate sciogliere i filetti di acciughe in poco olio insieme all’aglio – che non appena colorito toglierete – e versateli nel sugo.
Controllate il sale ed aggiungete un bicchierino di Marsala .
Quando la pasta sarà cotta ripassatela in padella e mescolate bene.

mercoledì 7 ottobre 2009

filetti di cernia con crema di zucchine

Inventarsi qualcosa per cena tutte le sere, qualcosa che possa andar bene per gli adulti ma che venga mangiato anche dai bambini senza troppe storie non è una cosa facile. Ci sono sere che declino per cose semplici e scontate ma che so che non incontreranno rimostranze. Altre sere invece mi immolo e, pur sapendo che andrò incontro a storie infinite, preparo cose un po' particolari o particolarmente salutari, altre, se proprio voglio strafare, qualcosa per noi e qualcosa per bonnie&clide. Stasera era la sera di qualcosa che andasse bene per tutti ma che non fosse la fettina in padella...

Ingredienti:
filetti di cernia, 1 a persona
2/3 zucchine
1 bianco d'uovo
2 cucchiai di pangrattato
olio d'oliva extravergine
sale

Affettare le zucchine sottili sottili e ripassarle velocemente in padella con olio e un pizzico di sale, quando sono morbide, ma non del tutto cotte, passarle al frullatore e, quando si sono intiepidite, aggiungere il bianco dell'uovo ed il pangrattato fino a formare un impasto semidenso.
Accendere il forno a 180° e intanto cospargere un po' d'olio su di una pirofila abbastanza grande da mettere i filetti uno vicino all'altro.
Distribuirci sopra la crema di zucchine ed infornare per 10/15 minuti o finchè sulla crema non si sia formata una bella crosticina.
Servire caldo o tiepido, io l'ho accompagnato con una porzione di patatine fritte, per mediare ;o)
Bonnie&clide non hanno fatto salti di gioia ma hanno mangiato tutto, che già non è male ;o)

venerdì 2 ottobre 2009

...CHI DI FICHI FERISCE...DI MARMELLATA RIESCE!!!

Buongioooornoooo!!!! Dato che oggi il cielo dice che stò benedetto autunno prima o poi arriverà e potremo finalmente mettere via l'infradito che ormai è ridotta a una babbuccia...direi di rimanere in tema di fichi e affini. La popolazione maschile italiana di fico c'ha sempre meno...la vita quotidiana pure...quindi??? Facciamola questa sacrosanta cena in giardino/terrazzo/balcone/piccionaia e...facciamola "fica"!!!! MARMELLATA DI FICHI AL RUM...per circa 4 barattoli piccoli Ci potete accompagnare il parmigiano a pezzi o un pecorino sardo semi-stagionato o un altro formaggio saporito (con il provolone piccante non mi è piaciuto molto)....sul pane secondo me non è il massimo, ma è questione di gusti. Se fate lo strudel, mettetene un paio di cucchiai insieme ai pezzetti di mela e cannella e attente a zuccherare le mele altrimenti...bleah!!! 1 Kg abbondante di fichi sbucciati (usate fichi morbidi, dolci, anche un pò sfatti e "passatini" purchè ancora buoni) 4-5 cucchiai di zucchero di canna (che sia a grana di media grossezza, buono, che profumi un pò di caramello...ha la sua importanza) 1/2 limone piccolo spremuto e filtrato (smorza un pò il dolce basico e fa da conservante) 1 bicchierino di Rum scuro ( anche qui...marche medio alte, io ho usato Pampero Reserva...è da grande distribuzione ma è buono) La punta di 1 cucchiaino di cannella macinata (da carattere..!!) Mettere i fichi in una pentola, aggiungere lo zucchero e mandare a fuoco bassissimo per 10 minuti. Aggiungere il succo di limone e dopo altri 10 minuti il Rum e la cannella. Far andare per circa mezz'ora e comunque finche si sia addensata bene. Invasare nei barattoli sterilizzati e asciutti quando la marmellata è bollente. Chiudere bene, capovolgere i vasetti e far freddare tutta la notte. Se preferite potete sterilizzare in acqua bollente appena avrete chiuso i barattoli, ma non c'ho mai provato...quindi non garantisco!!!! Personalmente non amo tenere in dispensa le marmellate casalinghe per troppo tempo...consiglio sempre di mangiarle entro 5 mesi.

giovedì 1 ottobre 2009

INIZIO AUTUNNO O FINE ESTATE?? FATE VOI...CROSTINI AI FICHI (menetta deve prenderci la mano)

Allora, premetto col dire che se vi viene la voglia, VE LA DOVETE TOGLIERE, sia che il calendario segni giugno sia che segni Ottobre...i fichi li trovate in entrambi i casi...a giugno vi sanno di grigliate in giardino/terrazzo/balcone/piccionaia...in Ottobre di sosta dalla vendemmia o di cena di fine estate...sempre in giardino/terrazzo/balcone/piccionaia.

Si prende del pane casareccio, meglio se di Lariano che è un pò scuro e saporito. Si lavora un pò di gorgonzola dolce con 1 cucchiaio di mascarpone o ricotta di mucca o robiola...O QUELLO CHE AVETE per fare cremina e non sovrastare il sapore del gorgonzola. Si spaccano in quattro dei fichi verdi se siamo a Giugno o neri (fioroni...quelli che ti stendono alla fine di un pranzo..!!)se siamo a Settembre/Ottobre e se volete si grigliano (ce l'avete il barbecue?? No? Usate il grill del forno o la padella antiaderente!! Non vi va perchè c'havete caldo?? Sono ottimi anche freschi...e via!!. Si sbriciolano dei pistacchi o delle noci. Si brusca il pane (c'havete sempre caldo?? UN PO DI PAZIENZA SENNO' VI VIENE UN PIATTO SENZA CARATTERE!!!)e si spalma con la crema di formaggio. Poi si mettono i 4 spicchi di fichi con tutta la buccia sulle fette, si spolverizza con le noci/pistacchi e si cola a filo del miele...La voglia di tenerume dolce ve la levate e anche quella di mangiarsi una cosa goduriosa, che dobbiate fare figura in terrazza/giardino/balcone/piccionaia o che ve ne vogliate rimanere davanti alla tv!!!!

mercoledì 30 settembre 2009

sshhhh silenzio, non mi dite che è arrivato l'autunno...

E' cosa?
Dite davvero?
Sono quasi 3 mesi che non posto nulla? Ma non era estate? Non faceva caldo? Non si mangiavano tutti i giorni pomodoro e mozzarella?
Dite che non è più così? Che abbiamo rimesso le scarpe chiuse e il giacchetto alla mattina, che sono ricominciate le scuole e tutti, ma proprio tutti, sono tornati a lavorare?
Ma dai, sul serio...
Me ne sono accorta ma la pigrizia, l'indolenza estiva, non mi abbandona.
E siccome per me settembre  E' l'inizio dell'anno da circa 30 anni, cioè da quando ho iniziato ad andare a scuola, e allora riniziamo e se si rinizia, si rinizia alla GRANDE, ovvero?
Ovvero il blog si arricchisce di una nuova, sfolgorante, prolifica collaboratrice: menetta.
Amica di lunga data e cuoca provetta, giacchè una casa propria è bella perchè si può fare quello che si vuole ma una casa condivisa è assolutamente meglio perchè 1+1 non fa 2, bensì 3.
E quindi attendo con ansia post ricchi e golosi.
Benvenuta.

sabato 4 luglio 2009

crostata zucchine e menta

Domenica scorsa sono venuti a pranzo un po' di amici.
Inizio sempre che voglio cucinare poco, il minimo indispensabile, poi mi prende la mano perchè mi piace, perchè sono contenta di cucinare per i miei amici.
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia surgelata (ma ci sta buonissima pure la pasta briseé)
500 gr zucchine
30 foglie di menta
3 uova
150 gr parmigiano grattugiato
40 gr burro
sale & pepe
Affettare sottili sottili le zucchine e cuocerle velocemente in padella con un po' d'olio d'oliva, salare e pepare. Quando sono quasi cotte spegnere e a parte sbattere le tre uova con le foglie di menta lavate e sminuzzate grossolanamente e il parmigiano, unire il tutto alle zucchine, mescolare un pochino per rendere omogeneo il composto.
Prendere una teglia e, nel caso si usi la sfoglia, foderarla di carta forno, mentre se si usa la pasta briseé ungerla prima col burro e poi col pangrattato, vedete un po' voi quello che preferite.
Stendere la pasta nella teglia e versarvi sopra il composto.
Scaldare il forno a 180° ed infornare per una mezz'oretta.
E' buona calda, tiepida e anche quasi fredda.
La foto l'ho dovuta fare di corsa perchè erano gli ultimi pezzettini rimasti ;o)

sabato 13 giugno 2009

la crostata di anna

Miii tre post nello stesso mese, non ci posso credere, e citando Aldo faccio dell'autoironia, ovvio ;o)

Nel precedente lungo week end elettorale, oltre ad essermi data alla produzione di yogurt, ho approfittato, nelle parentesi di bel tempo, per raccogliere le ciliegie che quest'anno il nostro albero ha prodotto in quantità esagerata e csì, un po' per far giocare i bambini, un po' col gusto di mangiare della frutta appena colta, abbiamo riempito un'intera busta del supermercato (si lo so, non è molto romantico, ma è assai pratico) di ciliegie. Una volta rientrati mi sono chiesta cosa ne avremmo fatto di tutti quei fruttini rossi. E così ho aperto il mio portatile e ho cominciato a cercare e mi sono imbattuta in Anna e nella suanmarmellata di ciliegie a cui era annessa ricetta relativa ad una crostata con ricotta e marmellata di ciliegie.

Cominciamo dannll'inizio, ho recuperato i fruttini rossi di cui sopra e con lo snocciola olive le ho liberate del nocciolo, che anna consiglia di conservare ma che il marito (mio) troppo gentile, mi ha buttato nell'umido, vabbè...ho snocciolato 1 kg di ciliegie, le ho riversate in un tegame d'acciaio, le ho mescolate con 200 gr di zucchero e le ho lasciate lì per un'oretta.

Intanto mi sono preparata la pasta frolla. Ed erano anni che non la facevo più perchè onestamente è molto comoda quella congelata, ma non ce l'avevo e quindi mi sono data alla preparazione:

350 gr farina

100 gr zucchero

100 gr burro

2 uova, pizzico di sale

1/2 bustina lievito per dolci

Mescolato tutto velocemente, fatta una palla e messa in frigo avvolta dalla pellicola trasparente.

Passata l'oretta di attesa delle ciliegie ho messo il tegame sul fornello più piccolo al minimo e ho lasciato andare. Hanno buttato fuori una gran quantità d'acqua, passata un'oretta credevo fosse pronta e invece l'ho dovuta rimettere su ancora 3/4 d'ora perchè si rapprendesse bene e diventasse abbastanza densa. Spento il gas l'ho lasciata raffreddare nel tegame d'acciaio.

Passate le 2 ore della frolla, ho acceso il forno a 180° e intanto ho recuperato dal frigo la frolla che ho stesa abbastanza sottile (mezzo cm) e messa quasi tutta (tranne l'equivalente di 2 palline da golf) su una teglia per crostate imburrata, poi l'ho cosparsa con la marmellata di ciliegie, tutta, e 600 gr di ricotta extra fresca e genuina (comprata dal pastore che pascola le pecorelle nel terreno al confine col mio giardino) mescolata ad 1 uovo e 150 gr zucchero. Ho steso il composto sopra la marmellata bene bene e poi ho fatto la griglietta con la frolla rimasta (non bella come quella di anna però...) infornando il tutto per 30 minuti.Ed ecco il risultato:

domenica 7 giugno 2009

...e allora yogurt !!!

Cosa succede se una food blogger novellina, quale io sono, pur lasciando sonnecchiare il suo blog per carenza di tempo, non trascura di gironzolare per quelli altrui ed incontra quello di Paoletta? Sono letteralmente inciampata nel suo yogurt home made. Premetto, era parecchio tempo che mi frullava nella testa, solleticata da quei mattacchioni di Caterpillar e la loro decrescita felice, la lieve intolleranza che mia figlia ha al lattosio ed il conseguente uso di yogurt al posto del latte, il mio amore per lo yogurt in genere e la passione per quello greco, insomma Paoletta ha trovato terreno fertile. Ho dovuto attraversare settimane lavorative, ponti festivi, per cui c'era lo yogurt ma non il latte, oppure c'era il latte ma ci eravamo mangiati lo yogurt, oppure c'erano entrambi, ma non c'ero io ;o) e alla fine, TADA', durante questo weekend elettorale, mentre tutti erano presi da altro io mi sono dedicata allo yogurt. Ingredienti: n.2 cucchiaini yogurt bianco intero (seguendo Paoletta, ma tanto lo compro di mio, quello della COOP) 1 litro di latte, fresco, intero, alta qualità (crudo non ce l'ho fatta, avrei dovuto affrontare la folla del sabato in un altro ipermercato rispetto a dove faccio la spesa e non me la sono sentita...) Semplicemente, far bollire il latte in un tegame di acciaio, io l'ho messo sul fuoco più piccolo, quando inizia ad alzare il bollore l'ho guardato intensamente e appena ha raggiunto il bordo del tegame ho spento ed armata di cucchiaio ho tolto tutta la panna che ho (sigh...) buttato. Ho chiuso col coperchio e messo a bagnomaria con l'acqua fredda per abbattere più velocemente la temperatura. Paoletta si è armata di termometro e dice che deve raggiungere i 38°, io invece ho usato il dito, essendo la temperatura del bagnetto dei pupi, sono andata ad occhio, tiepido. In un ex barattolone della maionese di vetro con tappo a vite, ho messo i 2 cucchiaini di yogurt intero, 6 cucchiai di latte tiepido e mescolato bene bene. Intanto ho acceso il forno a 50° finchè non ha raggiunto la temperatura, nel frattempo ho aggiunto il latte rimanente nel barattolone, ho mescolato velocemente, ho chiuso bene. Ho avvolto il tutto in una copertina di pile (non vi dico come mi guardava mia figlia), ho spento il forno ed ho infilato il l'aspirante yogurt imbacuccato nel pile nel forno. Ho messo la sveglia al cellulare a 6 ore dopo (le 22,45...) e ho seguitato a fare le mie cose. Sei ore dopo ho aperto il forno, svoltolato il barattolone, ho aperto cautamente il tappo e TADA', avevo il MIO yogurt, bello denso e per niente acido. Ho richiuso e messo in frigo. Che ve lo dico a fare? I figli hanno fatto colazione col succo di frutta e 3 biscotti, vabbè :o) P.S. Tralasciamo il discorso della novellina food blogger e la fotografia delle sue creazioni...

sabato 6 giugno 2009

conchiglie con crema di zucchine

Questa mattina stavo organizzandomi il pranzo visto che poi sarei dovuta uscire per fare la spesa, pessima scelta fare la spesa il sabato mattina perchè come me c'erano altri centomila persone, ma il tempo è quello che è. Poichè la figlia maggiore ha sviluppato una passione per le zucchine, ho pensato di riesumare un classico: pasta con le zucchine, mentre le tiravo fuori dal frigo mi è venuto in mente che avrei potuto apportare qualche variante...
Per 4 persone:
4/5 zucchine medie affettate sottili;
2 scalogni
1 ciuffetto erba cipollina
2/3 cucchiai olio extra vergine
250 gr ricotta
Innanzitutto ho messo l'olio nella padella e affettato lo scalogno sottile mettendolo a soffriggere, nel frattempo, velocemente, per quanto mi permetteva l'aiuto della figlia, ho affettato le zucchine col robot da cucina, un po' perchè mi piacciono tutte uguali, sottili, un po' perchè così mi sembra cuociano meglio, essendo omogenee nellle dimensioni. Buttate in padella assieme ad un bicchiere di acqua tiepida, ho lasciato andare aggiustando di sale e aggiungendo al termine della cottura il ciuffetto di erba cipollina sminuzzato grossolanamente.
Al mio ritorno dalla spesa ho messo su l'acqua per la pasta e intanto, ripulito il robot da cucina, ho
frullato velocemente le zucchine con la ricotta fino ad ottenere un crema.
Ho versato la crema di zucchine nell'insalatiera, ho aggiunto 1 mestolo di acqua di cottura della pasta, scolata la pasta, delle conchiglie che si riempiono assai bene del condimento, e mescolato il tutto. Fotografato e servito...

sabato 9 maggio 2009

Lemocurd...dove la metto?

Cucinare per me è sempre stato qualcosa di più che preparare del cibo da mangiare.
Spesso, se cucino, assaggio durante la preparazione ma poi, tranne rari casi, non mangio effettivamente quello che preparo.
Ho sempre ammirato quelle persone che hanno un'abilità particolare, magari un gusto estetico particolare, oppure sanno suonare uno strumento musicale o hanno un'abilità come lo scrivere o il parlare molto bene, per non parlare di una conoscenza specifica dovuta agli studi o ad una passione intensa.
Invece col tempo mi sono resa conto che la mia peculiarità è la curiosità.
Mi piace capire come funzionano le cose.
E cucinare soddisfa anche questo aspetto. Soddisfa il gusto, elemento non indifferente, la vista, perchè mi piacciono molto le fotografie legate al cibo, non a caso sono attratta dai libri di cucina quelli con le belle foto, grandi, come i libri d'arte (a tal proposito in una delle mie rare scorribande notturne ho trovato lei e poi parallelamente lui che qualche luce me l'hanno gettata ed hanno aperto un nuovo fronte).
Per tutte queste cose, e per molto altro, mi piace tantissimo il suo blog, pulito, elegante, mentre io devo ancora trovare un template con le macchie di sugo :o)
Gironzolando appunto da lei, qualche tempo fa trovai la ricetta del lemon curd.
Cadeva proprio a fagiolo visto che in quei giorni ero stata a casa della mia amica Valentina che nel suo giardino cittadino ha un albero di limoni dalla produzione onestamente esagerata. L'idea era di farne una marmellata ma poi mi sono subito convertita.
La preparazione è andata a buon fine ma poi mi sono chiesta, che ne faccio?
Li per lì ho preparato della tartellette, buone senza dubbio e con il pregio di mantenersi molto a lungo, con della frolla. Ma non ero soddisfatta. Come si dice a Roma, non mi sembrava che fosse la morte sua.
Oggi nel tardo pomeriggio, dopo una lunga giornata, mia figlia mi ha declamato la ricetta delle crepes come le fa "sua nonna" e mi è venuto in mente che erano anni che non le facevo più e che sarebbero state perfette con la lemon curd.
Ho recuperato una ricetta delle crepes da un libro francese sull'argomento (la classe non è acqua) e mi sono lanciata, anche se con qualche perplessità perchè è vero che le crepes, quando ero ragazzetta, ne facevo a vagonate ma con un piccolo aiuto: la padella per le crepes di mia madre mentre qui devo usare una comune padellina, ma ce l'ho fatta e la mia supposizione era esatta, la fine della lemon curd è nelle crepes.
Ricapitolando:
2 limoni non trattati, buccia e succo
150 gr di zucchero
4 uova
100 gr di burro
1 cucchiaio abbondante di fecola di patate (la ricetta originale prevedeva quella di mais ma io sono allergica...)
Ho lavato molto bene i limoni ne ho grattugiato la buccia e poi li ho spremuti ben bene.
Tenete presente che andrà cotta a bagnomaria, quindi intanto ho messo su il pentolino con l'acqua sul fuoco più piccolo al minimo, poi in un altro pentolino che mi si incastra alla perfezione, ho messo il succo dei limoni e la buccia grattata, la fecola, lo zucchero, le 4 uova sbattute ed il burro a pezzettini piccoli piccoli. Ho mescolato il tutto finchè non si è addensata (circa 10 minuti) e l'ho lasciata da parte per preparare le crepes: 100 g di farina
2 uova intere
1/4 di litro di latte
burro per ungere la padellina
Ho sbattuto prima le uova, poi ho aggiunto la farina, cercando di evitare di fare grumi e alla fine il latte. Ho messo un po' di burro nella padellina, posizionandola sul fornello più piccolo e al minimo ed ho creato le mie mie prime crepes dell'"era moderna".

venerdì 1 maggio 2009

Ciambellone 4/4 alla ricotta

Capisco di essere un tantino monotematica prediligendo essenzialmente dolci, ma mi piacciono e riesco più facilmente a sbizzarrirmi e poi fanno parte, per me, di quel genere di cibo definibile come confort food, anche se purtroppo tendono ad avere una spiacevole controindicazione :o).
Oggi è venuto a pranzo da me mio fratello con la ragazza, un evento piacevole ed un evento di per sè visto che ci vediamo raramente abitando ad un centinaio di chilometri ed avendo entrambi una vita abbastanza frenetica.
L'incontro meritava di essere festeggiato a dovere.
Da una visita a dei parenti di mio marito in Abruzzo avevo riportato un pollo, oddio pollo, sembrava quasi un tacchino dalle dimensioni ed ho deciso di riaccendere il forno a legna (esterno) dopo il "letargo" invernale e farlo, semplicemente, al forno con le patate. Ho aggiunto anche un'insalatina mista e dei funghi ripassati in padella, questo perchè la fidanzata di mio fratello è vegetariana e quindi dovevo compensare l'assenza del pollo, per lei. Per lei, ma anche per noi c'era del pecorino semi stagionato, conservato gelosamente dai pacchi natalizi grazie alla mia preziosa macchina per il sottovuoto. Completava il pasto della focaccia bianca fatta da me, condita con olio, sale e rosmarino, non avendo pane fresco e non avendo avuto il tempo di prepararne ieri.
Alla fine è arrivato il mio ciambellone...
ingredienti
250 gr farina 00
250 gr ricotta di mucca
3 uova
250 gr zucchero
20 gr burro
1 bustina lievito per dolci vaniglinato
Granella di zucchero
1 cucchiaio da minestra di gocce di cioccolato
Innanzitutto ho acceso il forno per farlo scaldare a 180°, poi ho iniziato la preparazione.
Nel robot da cucina ho messo uova e zucchero e ho fatto andare alla velocità minima per 30/40 secondi, poi ho aggiunto la ricotta e il burro sminuzzato, fatto andare per 1 minuto sempre al minimo e alla fine la farina col lievito. Altro minuto al minimo ed ho aggiunto le gocce di cioccolato, ultimo giro veloce veloce poi ho imburrato la teglia, infarinata e versato l'impasto. A dire il vero la ricetta originale prevedeva, invece delle gocce di cioccolato pinoli ed uvetta, ma essendo io allergica ai pinoli e non amando molto l'uvetta, ho optato per le gocce di cioccolato, poche poche. Livellato l'impasto ho cosparso generosamente di granella di zucchero ed ho infornato. Ho tenuto in forno circa 40 minuti, verificando col classico stuzzicadenti se fosse ben cotta anche all'interno. L'ho lasciata stiepidire e l'ho trasferita sul piatto...che ve lo dico a fare? 
Ne è rimasta meno di metà...

lunedì 27 aprile 2009

Polpette alla maniera di Marilena

Arieccomi, latitante come la peggiori delle delinquenti, purtroppo il tempo scarseggia alla grande. Siccome cucinare non è solo una mia passione ma anche di altri della mia famiglia, eccoli partecipare...
Tutti conoscono le polpette e tutti sanno come prepararle…
…tuttavia la nostra Marilena ha in serbo 
due o tre ricettine con i fiocchi, sicuramente da provare.
I° ricetta:
Per 4 persone:
patate di media grandezza n. 4
300g di magro 
salsicce macinate fini n. 2
mollica di pane bagnata nel latte
parmigiano reggiano grattugiato n. 2 cucchiai
(sostituibile del tutto od in parte con provola non affumicata)
uova 1 intero + 1 tuorlo
pangrattato
vino bianco ½ bicchiere
prezzemolo
aglio 2 spicchi grattugiati
noce moscata
sale
olio evo
Preparazione:
Lessate le patate e mettetele a raffreddare.
Mentre le patate cuociono  amalgamare la carne macinata con le salsicce,la mollica di pane il parmigiano l’uovo il prezzemolo e la noce moscata e l’aglio grattugiato[non a pezzi!!] Salare. 
Impanare le polpette.
 
In una teglia fare appassire la cipolla in poco olio, quindi far rosolare le polpette.
Una volta rosolate aggiungere mezzo bicchiere di vino e 
lasciar sfumare e quindi aggiungere una scatola di pelati.
Trascorsi 20 minuti aggiungere le patate nel  frattempo lessate e tagliate a piccoli spicchi.
Cuocere ancora per ca. 15 min aggiustando il sale se necessario.

domenica 26 aprile 2009

torta doppio cioccolato

Visto il brutto tempo domenica abbiamo deciso di portare Bonnie&Clide a Explora, il museo dei bambini, a Roma, ma prima pranzo da Vale con nipote (suo) e allora cosa c'è di meglio che preparare una bella torta cioccolatosa x i ragazzi (ehm non solo per loro) sfruttando anche un po' di cioccolato fondente pasquale messo da parte?
Gironzolando per i blog ho trovato questa che mi è sembrata veramente buona, poi Babs è una garanzia ;o) ovviamente ho apportato qualche piccola modifica.
Ingredienti:
100 gr farina 00;
150 gr farina di riso;
1 bustina di lievito;
150 gr di zucchero;
100 gr di burro;
100 gr cacao amaro;
150 gr cioccolato fondente;
1 bicchiere di latte
Scaldare il forno a 180° (io ho il forno elettrico ma non ho messo la ventilazione).
Nel robot da cucina ho mescolato il burro (morbido morbido) con lo zucchero. Aggiungere le uova, quando sono ben amalgamate aggiungere le due farine ed il lievito, il cacao col cioccolato fondente fatto a pezzettini ed il bicchiere di latte. La consistenza che ho ottenuto è stata quella tipo nutella morbida, per intenderci ;o).
Ho imburrato una teglia per dolci e, seguendo il consiglio di Babs, invece di infarinarla l'ho cosparsa di cacao amaro. Rovesciato il composto (che se si segue il consiglio di assaggiarlo dentro al forno non arriva granchè;o)) ho infornato per 35/40 minuti.
E questo è il risultato...

venerdì 10 aprile 2009

A casa

Scrivere di cucina i un momento simile sa di inutile, di superfluo. Che senso ha tutto questo davanti al dolore, la sofferenza, la disperazione di migliaia di persone che si ritrovano senza casa, senza lavoro, senza più un paese dove abitare, a cui sono morti figli, genitori o fratelli? Dove troviamo la motivazione per parlare di cibo, di sapori durante un dramma simile? Ma è proprio partendo da un'immagine che volevo raccontarvi la mia esperienza al Vinitaly 2009.
La mattina in cui fu annunciato il terremoto in abruzzo ero a Verona, mi ero svegliata da poco. Con la collega con cui condividevamo la stanza non avevamo l'abitudine di accendere la televisione, per altro piccola e abbastanza scomoda, la mattina. Così la notizia ci ha raggiunto come uno schiaffo nel momento in cui siamo uscite per fare colazione, siamo state chiamate dai nostri colleghi che dormivano un paio di stanza dopo di noi e siamo rimaste impietrite davanti alla tragedia.
La prima immagine che ho avuto è stata quella del padiglione dell'Abruzzo al Vinitaly, deserto. Erano andati via, tutti o quasi, appena saputo della tragedia e chi era rimasto o era perchè non poteva fare altrimenti o perchè magari aveva chiamato già a casa ed era stato tranquillizzato. Comunque regnava un silenziio irreale rispetto al resto dei padiglioni, rumorosi e vocianti.
Ed un motivo in più è anche per rendere omaggio a questa gente, a cui io sono imparentata, persone forti, determinate, a volte chiuse, come le montagne che hanno intorno, ma profondamente buone, almeno quelle che ho conosciuto io, e col desiderio, ma questo è comune a gran parte dell'Italia, quando sei loro ospite, di darti ciò che di pimeglio può offrire la loro tavola.
E non è una banalità, per quanto mi riguarda, la terra di abruzzo coincide col mangiare di una volta, tanto come nei giorni di festa, fino a non poterne più, fino a temere (col sorriso sulle labbra) di andare a trovare parenti e amici perchè consapevoli che non ci sarebbe mai alzati da tavola.
Con questi pensieri nel cuore cercherò, in modo sintetico, di raccontarvi al mia esperienza al Vinitaly.
Siamo partiti, come una scolaresca in gita, il 31 marzo, la mattina presto alla volta di Verona. Mentre i miei colleghi erano alla loro quarta esperienza, io ero alla prima. Non sapevo bene cosa mi aspettasse. Il mio incarico ufficiale era "responsabile dello stand Lazio nel padiglione del Salone dell'OLio (SOL)"
Primo impatto, i produttori: ho trovato persone veramente simpatiche, gentili, disponibili. In poco tempo abbiamo instaurato dei rapporti per niente informali e di grande collaborazione. Nei 4 giorni della manifestazione abbiamo avuto un susseguirsi di degustazioni tenute da esperti (tipo questo o questo)del settore, giornalisti o curatori di guide del settore, anche queste persone, di cui avevo un po' timore perchè trattati da tutti con rispetto ed un pizzico di deferenza, si sono rivelate, nella gran parte dei casi, simpatiche ed alla mano e disponibili allo scambio di impressioni anche con neofiti assoluti come me :).
Ho scoperto il mondo dell'olio con i suoi sapori e le sue curiosità, per cui adesso apprezzo e ricerco, quando vado a mangiare fuori, che ci sia non dico la lista degli olii come quella dei vini, ma che almeno venga portata a tavola la bottigli dell'olio e non la classica anforetta anonima.
E poi ho scoperto la cucina veronese, il lesso con la pearà, un lesso misto condito con una salsa fatta di brodo, pane vecchio e pepe (mangiato qui). Buonissimo anche se non proprio leggero. E i bigoli al ragù di asino (mangiati qui).
E il vino? Oddio il vino è un mondo enorme che non mi sono sentita di affrontare se non in modo collaterale, con la mia collega che mi ha fatto assaggiare i vini di una verticale (termine tecnico che mi è piaciuto tanto che indica una degustazione di uno stesso vino di diverse annate, queste erano 13 di Paterno, dal 2008 indietro fino al 1989). Qualche sapore differente l'ho percepito, oggettivamente, oltre a scoprire che è un vino, rosso, che mi piace.
Insomma, sono tornata da questa esperienza carica di stimoli ed impressioni che, nei buoni propositi, ho intensione di coltivare, nel mio piccolo.

lunedì 30 marzo 2009

Vinitaly

Ragazzi si parte.
Una settimana piena a Verona, al Vinitaly.
Erano anni che non mi capitava di andare ad una fiera, ancora meno di lavorarci e adesso?
Preparata la borsa per Bonnie&Clide per la trasferta dai nonni, stirato al marito tutto lo stirabile, manca solo la mia borsa, accanto ho impilato tutto l'"indispensabile" per questa settimana.
Al mio ritorno vi farò sapere.
A presto.

lunedì 16 marzo 2009

torta all'arancia

Mi capita sempre più spesso di essere molto stanca, di addormentarmi mentre guardiamo la televisione o di crollare letteralmente nel letto ma se durante la notte, e non è un evento raro, Clide si sveglia ed io mi devo alzare e perdere 10/15 minuti per riaddormentarlo poi, a prescindere da che ora sia, ho estrema difficoltà a riaddormentarmi.
Di notte, poi, tendono ad emergere i pensieri più cupi, che generano più ansia e che non rendono facile riprendere sonno. Fino a poco tempo fa, a seconda del grado di ansia mi immaginavo le classiche scene tropicali, spiaggetta bianca, palme, mare e questo mi rassereneva abbastanza da permettermi di riprendere sonno. Successivamente sono passata a raccontarmi trame di libri, film, qualsiasi cosa che mi distraesse e mi facesse scivolare nuovamente nel sonno più profondo. Ora tutto questo non basta più ed allora mentalmente butto giù un post per il blog di cui, però, nei giorni successivi, non rimane che qualche labile traccia, se il trucco ha funzionato :)
Tutto questo per dire che anche se non sono sempre presente vi penso intensamente :)
Comunque, questa domenica siamo andati a pranzo da mia suocera e visto che c'erano anche dei loro amici ho pensato di preparare una torta, ho dato un'occhiata in cucina, un'altra al web per cercare qualcosa di adatto ed ecco qui il risultato.
Ingredienti:
250 gr farina
230 di zucchero
3 uova
100 gr burro
1 bustina lievito
1 arancia
Crema:
80 gr burro
3 uova
8 cucchiai zucchero
1 arancia
Innanzitutto tirate fuori il burro dal frigo un paio d'ore prima o, se ce lo avete, passatelo veloce al microonde. Poi accendete il forno a 180° e cominciate a preparare la torta.
Mescolare il burro con lo zucchero poi le uova intere, il succo di 1 arancia, farina e lievito finchè non viene un composto cremoso. Imburrare la teglia, infarinare e versare il composto.
Cuocere per 20/25 minuti. Quando la torta è cotta bisogna farla freddare, poi tagliarla a metà e metterci la crema
Grattate la scorza dell'altra arancia e spremetela. Fate sciogliere il burro in un pentolino senza ovviamente farlo friggere, mescolarlo con lo zucchero, le uova, il succo e la scorza dell'arancia e mettete tutto sul fuoco, portate ad ebollizione, sempre mescolando. Spegnete e lasciate freddare per bene.
Una volta fredda la crema non aveva un bell'aspetto ma imperterrita sono andata avanti e così ho sezionato la tora orizzontalmente, spalmata la crema, richiusa la torta e sparso lo zucchero a velo. Imballato il tutto e portato dalla suocera.
Era veramente buona, soffice e leggera. Mi sono fatta pat pat sulla spalla per la buona riuscita al primo tentativo.
Per concludere, visto che anche i loro amici avevano portato altri dolci e che lei non ne può mangiare perchè soffre di diabete, l'ha offerta al suo vicino che l'ha elogiata a non finire, quasi quasi gliela rifaccio :)

venerdì 13 marzo 2009

spezie & erba cipollina

La primavera sembra essere arrivata. Sono diversi giorni, ormai, che non piove, l'aria è frizzante ma il cielo è limpido e la mattina è quasi un piacere vedere il sorgere del sole, se non coincidesse col fatto che poi ci si deve alzare e andare a lavoro.
Le camelie, in giardino, sono tutte fiorite e comincio ad ipotizzare che la prossima settimana, se il tempo si mantiene, quasi quasi mi azzardo e rimetto fuori lo stendino dopo il ricovero invernale.
Il timo e l'aneto crescono, ancora palliducci, e per far loro compagnia ho acquistato questo vasetto di erba cipollina visto che ormai quella essiccata la uso spesso e con gusto anche nelle preparazioni quotidiane invece ho scoperto che il cumino proprio non mi piace, assolutamente no.
L'altra sera ho fatto un esperimento di cous cous che non mi ha assolutamente riuscito e parte del fallimento :( era dovuto anche al sapore del cumino. Giustamente bisgona assaggiare prima di dire che non piace, come insegno a Bonnie & Clide. La domanda è: ora che ci faccio col barattolino della spezia? Bah...
Mi è riuscita invece benissimo la crema di zucca postata qui da Cindystar qualche giorno fa. 
E' strepitosa, i bambini l'hanno mangiata con passione ed io sono rimasta piacevolmente soddisfatta di questo nuovo impiego della mia zucca autoprodotta.

giovedì 5 marzo 2009

patate in salsa verde

Questo è il primo passo nel mondo incantato delle spezie. Non è un grande passo, ma come si dice, l'importante è cominciare. Ingredienti per 3 persone: 3/4 patate medio - grandi 1 rametto di rosmarino 1 uovo 1 mazzetto di prezzemolo 2 spicchi d'aglio 6 cucchiai di olio extra vergine d'oliva peperoncino Pelare le patate e farle a fette, tonde. Metterle in una pentola col rosmarino e 3/4 cucchiai di acqua, sale q.b. e far cuocere, nel caso si attaccassero, aggiungere altra acqua, ma poca. Mentre le patate si lessano, lessare anche l'uovo. Quando l'uovo è pronto mettere il bianco, col prezzemolo, l'olio,l'aglio e il peperoncino nel mixer e frullare finchè non si forma una salsina discretamente omogenea. Mettere le patate nel piatto da portata e condire con la salsina. Come al solito la foto è stat fatta al volo, prima di andare a tavola e con Bonnie&Clide famelici...
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sabato 28 febbraio 2009

muffin all'arancia e cioccolato

Da quando ho trovato il pdf del cavoletto sulle merende per i bambini, mi sono lanciata in queste preparazioni cercando di proporre a Bonnie qualcosa di buono e sano, in alternativa delle merendine cellophanate, e così ho rispolverato la mia decennale passione x i muffin anche grazie al nuovo food processor (io seguito a chiamarlo robot da cucina) che mi ha regalato il Marito per il compleanno. Gli ingredienti sono press'a poco sempre gli stessi:
  • 250 gr farina
  • 150 gr zucchero
  • 100 gr burro
  • 2 uova
  • 1 bustina di lievito
  • 1 arancia
  • 1 cucchiaino olio semi (che io ho sostituito con olio e.v.o. perchè sono allergica)
  • 1 cucchiaio cannella in polvere
  • 80 gr gocce cioccolato
  • 80gr granella zucchero

Tirate fuori il burro almeno un paio d'ore prima di iniziare a preparare i muffin perchè deve essere veramente morbido.

Poi accendete il forno a 180° e preparare gli stampiti, si possono imburrare ed infarinare, oppure inserire dentro i pirottini di carta.

Lavorare il burro a crema con lo zucchero, unite le uova, poi la farina e poi il succo dell'arancia. Consiglio, se volete un'arooma di arancio più pronunciato aggiungete pure mezza scorsa del suddetto arancio grattata fine fine.

Mescolate bene, aggiungete l'olio e la cannella, il lievito e le gocce di cioccolata.

Versate il composto negli stampini riempiendoli per 1/3 e cospargeteli con la granella di zucchero, infornate per 20/25 minuti. Controllate la cottura con il classico stuzzicadenti e sfornate quando sono cotti (e non come me che x seguire la ricetta alla lettera li ho lasciati dentro mezz'ora). Ed ecco il risultato.

domenica 22 febbraio 2009

News...

Due volte nello stesso giorno non sarà troppo? Sicuramente questo significherà un'assenza prossima di almeno 15 gg :).
Scherzi a parte volevo fare 2 post separati, uno con la ricettina, l'altro invece con varie ed eventuali.
Innanzitutto coniughiamo piacere ed informazione in questo link http://www.vitadidonna.org/index.php. Non è il solito sito femminile, alle spalle c'è un progetto ben preciso di divulgazione e sensibilizzazione partendo da temi ben specifici, quelli di carattere medico che riguardano le donne, sotto ogni profilo, e che poi si è man mano allargato "invadendo" molteplici aspetti del femminile. Insomma, parafrasando Nanni Moretti :"seguitiamo così, facciamoci del bene...".
Invece vi volevo coinvolgere nel mio esperimento agricolo/casalingo, diciamo così.
Non mi sono mai interessata troppo alle spezie, nè fresche, nè essiccate perchè mi sono sempre rifatta, a mio modo, ad una tipologia di cucina tradizionale.
Ora, saranno gli anni che passano e quindi il gusto che si evolve, sarà che frequentando i food blog si hanno stimoli diversi rispetto ai gusti frequentati fino ad ora, fatto sta che una quindicina di giorni fa ho seminato in un vasetto che ho posizionato sulla finestra della mia lavanderia, timo e aneto. E questo è il risultato:

Certo sono un po' graciline, ma è pur sempre febbraio. a destra abbiamo l'aneto, mentre a sinistra, più rado, abbiamo il timo. Vi terrò aggiornati su come crescono.

Per quanto riguarda l'utilizzo intanto ho acquistato un invitante libro che si chiama: Spezie & erbe - Aromi e profumi in cucina della FOOD EDITORE. Appena saranno abbastanza grandi per essere utilizzati, passerò alla pratica :).

tortino patate e alici

E' un piatto abbastanza classico e veloce.
1 kg di alici fresche
1 kg di patate sbucciate
sale e pangrattato
Utilizzare una terrina che può andare sia in forno che a tavola. Imburrarla e spolverarla di pangrattato (oppure come ho fatto io, mettere un foglio di carta forno, più pratico ma meno bello :)) poi distribuire uno strato di alici, pulite ed aperte, ed uno di patate tagliate a fettine sottili, alternandoli fino alla fine degli ingredienti.
Spolverare di pangrattato ed infornare in forno già caldo (180° ventilato) per 45/50 minuti circa. Le patate dovranno essere ben cotte e sopra dovrà aver fatto una bella crosticina.

sabato 14 febbraio 2009

...tortiglioni alla crema di tonno

Che fine ho fatto? Sono per caso stata rapita dagli alieni? Magari. Semplicemente non riesco più a fare cose troppo articolate (cucinare, fotografare, seguire i blog, scrivere ricetta, commentare quelle altrui, stare dietro a bonnie&clide, al marito, alla casa e...ops lavorare). Prima di Natale la suocera mi ha regalato un bel libro di ricette, sa che mi piace cucinare cose non banali. Questa ricetta è di una semplicità disarmante, tutto sta nelle materie prime. Ingredientix 4 persone:
  • 320 gr pasta, fusilli, rigatoni o altra pasta che raccoglie il condimento
  • 300 gr ricotta fresca;
  • 250 gr tonno sott'olio sgocciolato
  • 4 cucchiai prezzemolo tritato
  • sale e pepe

Mettete su l'acqua della pasta. Mentre aspettate che arrivi ad ebollizione mettete in una ciotola la ricotta ed il tonno sgocciolato, schiacciateli con la forchetta fino ad ottenerne una crema. Aggiungete il prezzemolo e mescolate ancora.

Quando la pasta è cotta scolatela. ATTENZIONE: conservate un mestolo di acqua di cottura ed unitela alla crema di ricotta e tonno. Condite la pasta, aggiustate di pepe e via !!

Come dicevo tutto sta nelle materie prime, ma che ve lo dico a fare? Lo sapete meglio di me.

A presto e buon san valentino...

p.s. la foto è stata fatta al volo mentre bonnie&clide mangiavano...ehm.

martedì 27 gennaio 2009

GIORNO DELLA MEMORIA

Perdonate se esulo dall'ambito della cucina. Avrei voluto postare una ricetta di cucina ebraica, magari romana ma non ho avuto proprio tempo e quindi solo un pensiero. « Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a seraIl cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. »

sabato 24 gennaio 2009

NIENTE FOTO !!!

Stasera Bonnie mi ha chiesto se si poteva mangiare davanti alla tv che non abbiamo in sala da pranzo ma solo al piano di sopra nel salotto. Siccome ero sola con la prole ho pensato che fosse un'idea accettabile. Così ho pensato di fare la pizza e, senza pensarci, invece di seguire la mia ricetta standard, istintivamente ho preparato la pasta per il pane senza impasto (500 gr farina 0, 350 ml acqua tiepida, 1 gr lievito di birra liofilizzato o 2,5 gr di quello fresco, 1 cucchiaino di sale) e l'ho fatto lievitare quasi un paio d'ore, poi ho buttato una manciata di farina sul tagliere grande che uso come piccola spianatoia (pigra!!) l'ho impastata un paio di volte o forse più (era un blob molliccio e appiccicoso). Nel frattempo ho scaldato il forno a 230° (elettrico ma senza ventilazione), ho recuperato la mia teglia (praticamente una placca da forno...)l'ho unta con olio extra vergine d'oliva (ho solo quello...) e ci ho messo sopra la pasta, poi con le dita unte d'olio lo stesa, ci ho messo la salsa di pomodoro e l'ho infornata. Ho preso 3 bocconcini o ovoline (oddio lo diceva mia nonna...), fatte a pezzetti, lasciate a sgocciolare nello scolapasta mentre la pizza di cuoceva. Passati 10/15 minuti, cioè quando era praticamente cotta, ci ho messo sopra la mozzarella, l'ho infornata per altri 5 minuti e poi ho spento il forno. Ho recuperato il vassoio, di quelli che si usano per mangiare a letto, ci ho messo sopra la pizza tagliata a pezzi, tovaglioli di carta, acqua e bicchieri e l'ho portato a Bonnie&Clide. Era buona !! Molto molto meglio della ricetta standard che seguo. Purtroppo quando ho realizzato che l'avrei potuta postare i 2 ingordi (3 con me) se l'erano già pappata...

mercoledì 21 gennaio 2009

filetto di cernia agli aromi

E come avevo promesso, veramente prima di quanto credessi, eccomi qui. Abitino nuovo, grembiule pulito (ma non troppo, altrimenti sembra per bellezza...) e via con una nuova ricetta. In effetti l'ho preparata qualche tempo fa, ma aspettavo di poterla postare. Innanzitutto devo premettere di non essere un'amante del pesce, crostacei si, molluschi anche, ma pesce vero e proprio no. Però, c'è un però, se è fresco e con cotture semplici lo mangio volentieri (più che cucinarlo). Essendoci in casa Bonnie&Clide devo comunque fare una dieta variata e così ho trovato questa ricettina semplice semplice sul retro di una confezione di filetti di cernia surgelati (freschi sono meglio, certo, ma il tempo è quello che è). Ingredienti: 500 gr di cernia sfilettata 2 uova farina 50 gr pangrattato 1 cipolla medio-piccola 2 cucchiai olive sminuzzate o 1 cucchiaio di patè di olive 1 cucchiaino capperi Tritare grossolanemente la cipolla assieme al pangrattato, le olive ed i capperi. (Ho usato dei capperi sotto sale che avevo in frigo ed ho provveduto a sciacquarli bene. Non avevo le olive mentre mi era rimasto, dai gozzovigli natalizi, un barattolino iniziato di patè di olive che ho usato). A parte ho sbattuto le uova intere, poi, in un piatto con i bordi alti ho versato la farina e in un altro un po' di panggrattato. Quindi ho immerso i filetti prima nella farina, poi nelle uova, poi velocemente nel pangrattato, tirando un velo pietoso su come mi si impiastravano le mani. Finito il processo, molto molto rapido, lavate le mani, sono passata alla cottura. La ricetta originale prevedeva di friggere il tutto in abbondante olio e.v. d'oliva ma io l'ho sostituita con una cottura in forno stendendo la carta forno sulla placca, mettendoci i filetti impanati, ricoprendoli con il preparato cipolla-capperi-olive-pangrattato, un giro d'olio e infornando a 160° (con forno già caldo) per una ventina di minuti. Il risultato è veramente buono ed anche Bonnie&Clide hanno gradito.

lunedì 19 gennaio 2009

SPARIZIONI

Non vorrei che pensaste che io sia sparita. Purtroppo il nuovo lavoro mi lascia poco tempo, tutto sta ad organizzarsi, e quindi questi primi giorni del 2009 devo riorganizzare tempi e modi per cercare di riuscire a fare tutto quello che facevo prima in tempi e, forse, modi diversi. A tutto questo ci si è aggiunto il cambio del gestore telefonico che ormai da fine anno mi ha sospeso l'adsl. Dicono che la prossima settimana dovrebbe essere tutto a posto. Dicono. Se c'è un nume protettore degli utenti di internet, che mi protegga. Nel frattempo ha accumulato qualche ricettina da postare. Abbiate fede :-D