lunedì 14 febbraio 2011

muffins yogurt e spezie

Ed eccomi al dopo manifestazione. L'emozione ieri pomeriggio è stata indicibile. Ho preso il treno praticamente al volo, col fiatone e la musica a palla nelle orecchie mi sono fatta il mio viaggio fino a Roma, lì ho camminato, per quello che potevo, a passo svelto, nei meandri della metropolitana  (piuttosto vogliamo parlare dello stato in cui sta la metro? Fa schifo, si è vero che stanno facendo i lavori ma fa schifo comunque). Già da Termini, nello metroA c'era un discreto affollamento, ma ancora non si capiva se era gitanti domenicali o manifestanti. 
Uscendo a piazzale Flaminio si capiva che l'aria era altra, c'era talmente tanta gente che non si riusciva ad entrare, ma dopo qualche minuto che a fatica mi sono fatta largo nella piazza Isabella Ragonesi ha tuonato: " SE NON ORA QUANDO?" e la piazza, con una voce sola "BASTA!!". 
Ho i brividi ancora adesso, a ripensarci. Più di 2 ore in piedi ad applaudire, a gridare, con un entusiasmo che non sentivo da molto tempo. C'erano donne coi loro compagni, c'erano madri coi loro figli piccoli ma anche adolescenti, ma anche donne con le loro madri e donne sole, venute a prescindere dalle amiche o dai compagni o che amiche o compagni a casa con figli piccoli, malati, smocciolosi o febbricitanti o presi dalle feste hanno dato la possibilità di essere lì e gridare il proprio sdegno, la propria rabbia, la propria insofferenza rispetto alla situazione attuale.
C'erano centinaia di migliaia di persone, uomini e  donne,e quasi altrettente macchine fotografiche e telefonini che scattavano, immortalavano, che decuplicavano l'effetto, perchè ognuna di noi ha fotografato o ripreso momenti di questo evento (come quando Angela Finocchiaro è salita sul palco e per una frazione di secondo la voce le si è incrinata dalla commozione) che poi ha riproposto su facebook, su album online o semplicemente mandando ad altri quelle foto.

Ho ancora le gambe un po' doloranti ma l'energia è proprio alta.

A chi dice che la situazione si può cambiare solo andando a votare rispondo che è vero, ma anche sentirsi e vedersi e percepire che altri non sopportano più la situazione attuale ti carica, ti motiva, ti spinge a fare qualcosa per il cambiamento, e sono contenta che questo primo urlo di insofferenza sia venuto dalle donne.
Non sono una femminista, assolutamente no, sono troppo giovane per esserlo, ho sempre considerato le persone a prescindere dal genere, non credo nella festa della donna in quanto tale come non credo nelle quote rosa, le persone se valgono vanno promosse altrimenti no, a prescindere se uomo, donna, gay o lesbica, cattolico o musulmano o ebreo.


E così dopo i muffin pre manifestazione ecco quelli dopo, morbidi e soffici, con diverse spezie, per confortare dalla fatica, per gratificarsi un po' senza fare troppi danni, per riprendere le energie ed essere pronte a ripartire nuovamente.

Ingredienti:
300 gr. farina 00
3 cucchiai di zucchero
2 cucchiaini di cannella
1 bustina di lievito per dolci
4 cucchiaini di noce moscata
1 uovo
150 gr yogurt
3 cucchiai burro a temperatura ambiente
2 bustine vanillina
1 pizzico di sale
1/2 bicchiere di latte

Innanzitutto ho acceso il forno, questa volta a 200°.
Come sempre nella prima ciotola ho messo gli ingredienti secchi (farina, zucchero, cannella, noce moscata, lievito, vanillina e il sale), li ho mescolati velocemente. 
A parte ho mescolato l'uovo e lo yogurt, li ho uniti agli ingredienti secchi e poi, con lo sbattitore elettrico, ho unito anche il burro ed ho aggiunto 1/2 bicchiere di latte per ammorbidire l'impasto che era venuto troppo simil pane.
Ho versato l'impasto nella teglia per i muffins con dentro i pirottini di carta (1 cucchiaio di impasto per ogni muffins) ed ho infornato per 15 minuti.
Tirati fuori e lasciati stiepidire. Vediamo quanto resistono.




2 commenti:

  1. mi piace il commento, per il muffin non saprei...

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  2. Ho scoperto che la morte loro è tagliati a metà e farciti col miele...

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